Gent.mi, mi chiamo Matteo Carletti, sono sociologo e quest’oggi irrompo nella vostra quotidianità per invitarvi a partecipare ad un’indagine umana e sociale, un progetto di ricerca che nasce consapevolmente dalla pancia di questa enorme bolla di anormalità. Come la mia professionalità mi suggerisce, vi renderò partecipi dei miei riferimenti e approcci, dovrei rendervi partecipi anche del mio oggetto di studio e presentarmi meglio, ma per il momento mi riserbo dall’esplicitare il tutto per le motivazioni che troverete di seguito. Il mio riferimento è etnometodologico, pertanto di natura qualitativa, l’approccio che ho seguito applica una sociologia comprendente. J.C. Kauffmann esprime il valore della sociologia “sociologia comprendente” con queste parole: “La prospettiva comprendente è sempre stata molto vicina alle domande poste alla metodologia qualitativa: l’uomo della strada ha molto da insegnarci, e le tecniche formali alla base del lavoro di tipo esplicativo pervengono a dare conto di un’infima parte di questo sapere”. Lo strumento principale di questo approccio è l’intervista comprendente. Visti gli impedimenti e la situazione anomala in cui stiamo vivendo, ho dovuto postdatare le interviste ed iniziare un processo creativo che porti ad andare oltre questi impedimenti senza per questo perdere la validità della ricerca, pertanto i due strumenti che principalmente utilizzerò sono: il questionario a distanza e la produzione soggettiva di immagini. E’ un progetto di ricerca, quindi comprende una serie di step corrispondenti all’utilizzo di diversi strumenti di studio. Lo #Step1SocialResearchCarletti è rappresentato da diversi questionari, vale a dire una serie di domande aperte e non, nella maggior parte delle quali non esiste la possibilità di risposta stabilite a priori, ma l’intenzione sarà quella di analizzare l’uso della parola e l’applicazione della stessa, sollecitando nell’intervistato un impegno ed una risposta spontanea di fronte a domande all’apparenza banali. Lo #Step2SocialResearchCarletti invece vedrà nella produzione soggettiva di immagini, l’altro strumento utile a comprendere il modo in cui i soggetti vedono ed interpretano le cose, in base alle varie sollecitazioni che essi riceveranno dovranno produrre fotografie realizzate da loro stessi. Questi due primi step aiuteranno a delineare i contorni di una ricerca qualitativa, pertanto manterranno la natura esplorativa. Il campione di ricerca è stato pensato con maglie abbastanza larghe, vale a dire soggetti senza differenziazione di sesso; che abbiano dai 16 anni di età in su; abitanti in uno stato/regione/città colpite da emergenza Covid-19; interesse principale è che abbiano accesso a internet e utilizzino normalmente i social (motivo per il quale troverete in questi canali la modalità di partecipazione allo #Step1SocialResearchCarletti).
Come accennavo in precedenza, visto la particolarità della situazione e la conseguente compilazione del questionario, al momento mi riserbo di fornire ulteriori elementi, proprio per non influenzare le persone che vorranno rispondere al questionario predisposto e per mettere in luce il più possibile la spontaneità della risposta. Lo scopo della ricerca, le motivazioni ad esso collegate e tutte le varie riflessioni in merito, saranno oggetto del prossimo articolo in uscita il 23 aprile.
Per il momento quindi vi lascio al questionario e ricordate “IO NON GIUDICO, STUDIO”
Istruzioni per l’uso:
- PER PARTECIPARE DIRETTAMENTE AL PRIMO QUESTIONARIO, CLICCARE SUL LINK DI SEGUITO INDICATO:
https://forms.gle/wA2AsRqvKk5idUcB7
- OPPURE SE PREFERITE scaricare il questionario al presente link:
- compilare le domande in tutte le sue parti e seguire l’ordine senza saltare da una all’altra;
- istruzioni di compilazione le troverete sul file;
- NEL CASO IN CUI PREFERIATE SCARICARE IL QUESTIONARIO E COMPILARLO spedire le risposte:
- COME
- attraverso foto del questionario compilato;
- testo con indicato il numero della domande e la conseguente risposta;
- scannerizzazione del testo compilato;
- rispedendo il file del questionario compilato grazie ai programmi di compilazione (per esempio Acrobat ecc.);
- DOVE:
- spedendo un’email all’indirizzo carlettimatteosociologo@gmail.com
- per chi ha il mio numero personale WhatsApp, tramite messaggio;
- ai canali PRIVATI dei social (mi raccomando non scrivete o commentate i post con le risposte!):