Ci sono film che cambiano perché si incontrano in momenti della vita dove si è più pronti a cogliere certi messaggi, o forse siamo noi a cambiare e sappiamo leggere sfumature che prima non coglievamo.
Non lo so…
Questo film oggi mi ha fatto pensare come mettere indietro il nastro, guardare e ascoltare alcuni passaggi della mia vita e riuscire a celebrare certi errori.
La mia intenzione non è l’auto giustificazione, la colpa o ancor peggio con la rabbia.
Riguarda il personale tentativo di ammettere che sono umano, e in quanto tale ho scambiato in passato fragilità per sentimenti.
Spesso sento parlare di relazioni e di chi cerca ogni giorno di mettersi in nuove relazioni, ma sempre con lo stesso timore “non rifarò gli stessi errori”.
Forse l’antidoto migliore a tutto questo è paradossalmente ricordarsi di dare dignità all’amore che abbiamo cercato di esprimere in certe relazioni, quello che abbiamo scambiato per sentimento quando in realtà era un nostro bisogno o insicurezza. Quello che costa di più è ammettere, ammettere che in tutte quelle relazioni c’è stato un pezzo di noi, anche in quelle che oggi possiamo percepire come “sbagliate”.
“Her” ci ricorda che non siamo SOLO quei passaggi di vita e quegli errori, siamo ANCHE quei passaggi di vita e quegli errori, e c’è ANCHE tanto altro.
Ammettere tutto questo costa, ma farlo aiuta ad aprirci alla vita che ci passa accanto, o alle volte ci è seduta accanto.
“Her” scritto e diretto da S. Jonze (2013) è su Mubi
Matteo Carletti 