IL BENESSERE PSICOLOGICO E RELAZIONALE DELLA PERSONA
Introduzione:
Questa pagina è rivolta ai corsisti e alle corsiste della docenza in questione, nella speranza di agevolare la loro comprensione.
Siamo in un momento storico in cui dobbiamo assecondare la spiegazione in remoto, questo comporta ritardi nella visione di certi documenti, file impossibili da scaricare, persone alla ricerca di connessioni in condizioni precarie, altre frustrate dall’impossibilità di collegarsi, vedere, seguire ecc.
In questa parte cercherò quindi di agevolare la visione di certi documenti o video.
La materia di cui tratto, per come l’ho sempre intesa e spiegata, si sviluppa e prende forma in tutto quello che sta tra la slide di riferimento e le parole espresse per farla comprendere. Tra i passaggi di un percorso che parte dalla lettura, passando per la spiegazione, fino ad arrivare alla comprensione razionale prima ed emozionale poi; tra quelle trame, c’è un lavoro di percezione, per se stessi, dell’effetto che procurano certe parole o certe condizioni richiamate. Inteso questo, come potrete immaginare, la funzionalità della slide è legata alla comprensione schematica dell’argomento, formula essenziale per il superamento dell’esame, ma il lavoro vero è quello che si discute nelle aule, virtuali o reali che siano.
Ancor prima di arrivare alla condivisione di certi elementi, vale la pena aggiungere alcuni concetti importanti. Per spiegare oggi ci dobbiamo per forza appoggiare alla tecnologia, a maggior ragione in una situazione come quella attuale, diviene indispensabile, ma rimane altrettanto importante riconoscerla in quanto tale, perché non definisce l’interezza della nostra vita anche se è entrata a farne parte massivamente. Cerchiamo quindi di utilizzarla e non finirne utilizzati. La tecnologia riconsegna a tutti noi un senso di onnipotenza. Ci nutre di consapevolezze di poter compiere contemporaneamente più commissioni o operazioni nello stesso momento, di poter avere tutto alla portata di un click, di guadagnare tempo, annullare spazi, di poter programmare ogni cosa, accendere e spegnere dialoghi e incontri con il solo utilizzo del tasto on/off… potrei proseguire con pagine e pagine di esempi, ma quello che mi interessa trasmettere è che ci stiamo rifornendo tutti di un senso di controllo e programmazione che non aiuta la comprensione e l’espressione delle parti più umane. In questo clima di organizzazione e controllo, si aggiunge una iper-valorizzazione della comunicazione, dalla quale dipendiamo, a prescindere dai contenuti. Se stiamo seguendo la lezione e cade la connessione, la nostra didattica si arresta. Se non si carica un video, rimaniamo in attesa che si rimetta la connessione fissando un ingranaggio sullo schermo che indica l’aggiornamento dei dati, ma nella realtà siamo soli a fissare uno schermo. Se chiediamo aiuto a qualcuno con Whatsapp e questo/a non risponde al messaggio, lo scambio si arresta. Se non abbiamo il materiale per seguire la lezione, attendiamo una email dove ci alleghino i file o ci indichino il percorso per scaricali, ma non possiamo avvicinarci fisicamente al compagno di banco per condividere il libro o le fotocopie. Se il tondino è verde si comunica, se è rosso nessuno leggerà. Noi dipendiamo da quel flusso comunicativo.
Il presente spazio nasce dall’esigenza appunto di togliere importanza al flusso comunicativo, cercando di spostare l’attenzione sul contenuto e riflettere, sentire, fissare lo stesso. I video, i documenti, alcuni link ecc. rimarranno fissi nella pagina, di modo da togliere quella iper-valorizzazione che acquisisce il file all’atto della spiegazione.
L’intenzione è di portarvi a fare un ulteriore passo verso il lavoro con le persone, nell’intenzione cioè fin da subito di riprendere il contatto con quel frangente di vita che non è né programmabile, né organizzabile, ma che la tecnologia “ci aiuta a tenere sotto controllo”. Quello che ognuno di noi prova nel bene o nel male, prova verso in ciò che sente più famigliare, prova verso ciò che invece risulta sconosciuto, ciò che attira, ciò che si ripudia o più semplicemente non si capisce. Cerchiamo di aprirci alla comprensione di quanto appena detto, alleggerendo la nostra esigenza di controllo e organizzazione, senza assecondare quei tempi o quelle interruzioni dettate dalle connessioni internet. I file e il link rimarranno sempre qui, per eventuali feedback o domande o richieste di ulteriore materiale, potrete farlo attraverso il modulo di contatto nella parte in fondo. Le slide che utilizzerò nelle lezioni, non le lascerò nel sito per rispetto dell’ente per cui sto lavorando, trovo corretto avere per loro una certa “preferenzialità” di utilizzo.
Per concludere, la tecnologia scherma i rapporti (in tutti i sensi), ma non vuol dire che nega a prescindere il messaggio, quindi per ora concentriamoci sugli effetti che provocano in noi questi video o questi documenti e cerchiamo insieme di discuterne a lezione o se preferite scrivendomi.
In pratica lasciamo circolare il pensiero, sospendiamo per un attimo il giudizio morale e vediamo l’effetto che fanno in noi certi vissuti, perché un domani le persone che andremo ad aiutare si porteranno appresso un vissuto che volontariamente o meno ci consegneranno, ma ancor più importante, quello che noi dovremo fare in pratica è dare un’opportunità di trovare, riprendersi, costruirsi una propria dignità.
Pertanto trovo necessario fin da subito ci si abitui all’idea non solo di aprirsi ad un ascolto, ma ci si abitui a misurarsi con l’effetto che creano in noi certe parole o condizioni.
Buona visione e buon lavoro
Film e serie tv consigliate:
- “The specials – Fuori dal comune” – regia di regia di Olivier Nakache e Éric Toledano
- “Will Hunting – Genio ribelle” – regia di Gus Van Sant
- “C’era una volta la città dei matti” – mini serie tv – regia di Marco Turco
- “Patch Adams” – regia di Tom Shadyac
- “Qualcuno volò sul nido del cuculo” – regia di Miloš Forman
- “Il discorso del re” – regia di Tom Hooper
- “Quasi amici” – regia di Olivier Nakache e Éric Toledano
- “Atypical” – serie tv – regia di Seth Gordon
- “The father – nulla è come sembra” – regia di Florian Zeller
- “Nebraska” – regia di Alexander Payne
- “Vivere due volte” – regia di María Ripoll
Video utili allo svolgimento della lezione:
Quando parliamo di dignità, cosa intendiamo?
Tratto dalla serie “C’era una volta la città dei matti”
Mini serie televisiva del 2010 diretta da Marco Turco e prodotta da Rai Fiction e dalla Ciao Ragazzi!
Dignità ed Identità che legame sussiste tra questi due termini?
La responsabilità nel lavoro di cura
Tratto dalla serie “C’era una volta la città dei matti”
Mini serie televisiva del 2010 diretta da Marco Turco e prodotta da Rai Fiction e dalla Ciao Ragazzi!
Scegliere di restare in relazione ciononostante,
è sinonimo di Responsabilità
Riusciamo a vedere la persona oltre la malattia? Cosa si intende per vedere la persona?
Tratto dal film “Patch Adams”
Film del 1998 diretto da Tom Shadyac e prodotto da Universal Pictures, Blue Wolf, Bungalow 78 Productions, Faller/Minoff
Vedere è scegliere di vedere,
prendersi cura di qualcuno è innanzitutto vederlo e riconoscerlo
Entrare nel mondo dell’Altro
Tratto dal film “Patch Adams”
Film del 1998 diretto da Tom Shadyac e prodotto da Universal Pictures, Blue Wolf, Bungalow 78 Productions, Faller/Minoff
Un video simpatico che mette in risalto la capacità di entrare, muoversi e rispettare il mondo dell’Altro
L’essere autoritari
Tratto dal film “Qualcuno volò sul nido del cuculo”
titolo originale “One Flew Over the Cuckoo’s Nest”
Film del 1975 diretto da Miloš Forman e prodotto da United Artists, Fantasy Films e distribuito in Italia da Mikado Film
L’autoritario, basa l’approccio con l’Altro su una rigida asimmetria di ruoli, ma essendo concentrato sulla sua funzione/ruolo ed appoggiandosi a questa, riesce a focalizzare la parte emotiva del suo interlocutore?
L’essere autorevoli
Tratto dal film “Il discorso del re”
titolo originale “The King’s Speech“
Film del 2010 diretto da Tom Hooper e prodotto da See-Saw Films, Bedlam Productions e distribuito in Italia da Eagle Pictures
L’autorevole gestisce un rapporto riuscendo a muoversi da un piano asimmetrico ad uno simmetrico e viceversa. Propone una fluidità di gestione della relazione, ma senza per questo perdere nell’interlocutore il riconoscimento di un suo ruolo, di una sua funzione. L’autorevole, riesce a focalizzare la parte emotiva del suo interlocutore?
L’assertività
Tratto dal film “Will Hunting – Genio Ribelle”
titolo originale “Good Will Hunting“
Film del 1997 diretto da Gus Van Sant e prodotto da Miramax Films, Be Gentleman e distribuito in Italia da Cecchi Gori
L’assertivo ha la capacità di affermare se stesso senza essere né aggressivo né remissivo, riuscendo così anche a sottrarsi ad atteggiamenti manipolatori. Mette in gioco se stesso, senza la paura della reazione dell’Altro. L’assertivo, riesce a focalizzare la parte emotiva del suo interlocutore?
Comunicare attraverso il tocco
Tratto dal film “Lo scafandro e la farfalla”
titolo originale “Le scaphandre et le papillon“
Film del 2007 diretto da Julian Schnabel e prodotto da Pathé Renn Productions e distribuito in Italia da BiM
L’Operatore Socio Sanitario è una delle poche professioni che può toccare la persona da aiutare, si può trasmettere il proprio umore a seconda del modo in cui si tocca la persona?
Comunicare attraverso il silenzio
Tratto dal film “Quasi amici”
titolo originale “Intouchables“
Film del 2011 diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano , prodotto da Gaumont e distribuito in Italia da Medusa Film
Alle volte i silenzi raccontano più di mille parole, non devono metterci in difficoltà, rispettarli significa comunicare comprensione, accoglierli significa accettare i propri silenzi e l’elaborazione necessaria per superare certi momenti
Empatia ed immedesimazione
Tratto dal film di animazione “Inside Out”
titolo originale “Inside Out“
Film animazione del 2015 diretto da Pete Docter e Ronnie del Carmen, prodotto da Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures e distribuito in Italia da Walt Disney Studios Motion Pictures
Domanda provocatoria: nel lavoro di cura, può instaurarsi una relazione empatica?