Gent.mi,
ancora grazie per le tantissime compilazioni del questionario proposto nella prima parte della ricerca. Personalmente mi ritengo molto soddisfatto della mole di materiale recuperato e delle indicazioni. Oggi però sono a presentarvi un ulteriore step per continuare nella progettazione di ricerca, un passaggio meno anonimo, ma più coinvolgente e stimolante, vale a dire l’applicazione del metodo di ricerca della produzione soggettiva delle immagini.
Il metodo in questione deriva dagli studi antropologici su appartenenti a culture diverse, (con problemi dunque di comunicazione verbale) con lo scopo di comprendere il modo nel quale essi vedono e interpretano le cose.
Potrete notare successivamente che l’applicazione del metodo di cui sopra, non si differenzierà tanto dal quotidiano utilizzo di alcuni social network.
Nello specifico come funziona?
IL RICERCATORE INTRODUCE UN INPUT. LA PERSONA CHE SI PRESTA ALLA RICERCA, SI IMMEDESIMA NELL’INPUT E INVIA LE IMMAGINI AL RICERCATORE :
Input:
1) IMMAGINATEVI UNA SCATOLA CHE VERRÀ APERTA DALLE GENERAZIONI FUTURE, TRA 10-20-50-100 ANNI O FORSE PIÙ;
2) PROVATE A PENSARE ALLA VOSTRA QUOTIDIANITÀ OGGI;
3) CERCATE DI RACCONTARE ATTRAVERSO 10 FOTO FATTE DA VOI ASPETTI/PERSONE/MOMENTI/ECC. ECC. CHE CARATTERIZZANO OGGI LA VOSTRA QUOTIDIANITÀ;
4) DATE UN TITOLO O METTETE UNA DIDASCALIA AD OGNI FOTO, in modo da aiutare a comprendere il significato che la fotografia ha per voi
IMPORTANTE: Tutte le immagini verrano trattate a fine di studio e nel rispetto della privacy degli invianti; non pubblicherò nessun tipo di foto, le stesse verranno mantenute nel mio archivio di ricerca.
Per inviarle potete farlo attraverso:
- Tramite email all’indirizzo – carlettimatteosociologo@gmail.com
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Matteo Carletti 